Saldi, Confesercenti: Teramo ferma al 2013

TERAMO – Teramo è in controtendenza rispetto al trend delle altre città italiane dove i saldi 2014 stanno registrando un avvio positivo, mentre secondo il rilevamento Confesercenti Teramo, nella migliore delle ipotesi, gli sconti confermano i non brillanti risultati del 2013. Nei centri minori della provincia si parla di un calo anche del 30%. «Nel capoluogo si registrano gli stessi livelli del 2013 e senz’altro è un elemento positivo rispetto ai timori – spiega Daniele Erasmi, presidente provinciale di Confesercenti – ma è pesante il divario rispetto ai buoni risultati che i commercianti stanno registrando nella maggior parte delle città italiane dove gli incrementi viaggiano attorno al 10 per cento. Ma che la nostra provincia stia soffrendo più di altri territori è dimostrato anche dal fatto che nei centri minori i saldi stanno andando male, con cali fra il 20 ed il 30%». Inoltre, rileva il presidente di Confesercenti, «soprattutto nel capoluogo si registra un drastico calo dell’importo medio degli scontrini: segno evidente che la domanda è assolutamente ferma e l’economia cittadina è in fase stagnante». Secondo l’associazione delle piccole imprese le ragioni di questa sofferenza sono diverse. «Senz’altro pesa l’immobilismo delle attività produttive: altrove mostrano i primi segnali di ripresa, a Teramo hanno invece chiuso definitivamente i battenti – sottolinea il direttore dell’associazione Flaminio Lombi – lasciando dunque ampi strati di popolazione con una decisa riduzione del potere d’acquisto. La nostra economia è ormai senza fiato e anche i risparmi sono in fase di esaurimento, con pesanti ripercussioni sugli incassi delle attività locali. Sui saldi pesa inoltre la tempistica: come Confesercenti chiediamo da tempo che vengano spostati a fine stagione, perché anticiparli prima dell’Epifania vuol dire bruciare un intero periodo di vendite».